Procedura per la manutenzione e il rifacimento di manto di copertura
La procedura per la manutenzione e il rifacimento del manto di copertura è fondamentale per garantire l’efficienza e la durabilità di questa superficie esposta agli agenti atmosferici, come definito dalla norma UNI 8091.
La sequenza degli strati/elementi funzionali prevede i seguenti passaggi, partendo dall’interno verso l’esterno:
- Strato di barriera al vapore
- Strato di coibentazione
- Strato di impermeabilizzazione
- Listellatura di ancoraggio
- Listellatura di ventilazione
- Listellatura di supporto
- Strato di tenuta
Questa sequenza può essere soggetta a variazioni in base alle scelte tecnologiche adottate. Ad esempio, lo strato di ventilazione potrebbe essere realizzato con uno spazio sottotetto. È importante considerare che, nonostante le caratteristiche vantaggiose dal punto di vista termoigrometrico, l’attività di manutenzione e rifacimento di questa tipologia di copertura presenta rischi significativi per gli addetti, come il pericolo di cadute su falde inclinate e lesioni dorso-lombari dovute ai frequenti sollevamenti di materiale per la posa dello strato di tenuta.
Il panorama delle coperture discontinue a piccoli elementi comprende le tegole in laterizio, in cemento, in impasto bituminoso, in piccole lastre di fibrocemento o di ardesia. Nelle tipologie tradizionali del nostro Paese le tegole di laterizio (coppi, tegole piane, marsigliesi, olandesi, portoghesi) sono le più diffuse per motivi di carattere tecnico, economico, estetico, e soprattutto per la grande disponibilità di materia prima (argilla).
Glossario
Ha la funzione di sopportare i carichi permanenti ed i sovraccarichi della copertura. E’ sempre presente anche se può essere integrato da altri elementi o strati.
Ha la funzione di permettere l’appoggio di un elemento o di uno strato. Deve essere sempre presente anche se eventualmente integrato ad altri elementi o strati.
Ha la funzione di conferire alla copertura una prefissata impermeabilità all’acqua meteorica resistendo alle sollecitazioni fisiche, meccaniche e chimiche, indotte dall’ambiente esterno e dall’uso. E’ sempre presente in ogni tipo di copertura
Ha la funzione di portare al valore richiesto la resistenza termica globale della copertura. Si adotta in caso di richieste di condizioni termoigrometriche particolari, o di riduzione di consumi energetici, o per eliminare fenomeni di condensazione superficiale verso l’ambiente interno, ecc.
Ha la funzione di impedire il passaggio del vapore d’acqua consentendo di controllare il fenomeno della condensa all’interno della copertura. Si adotta generalmente quando in presenza di elementi termoisolanti si verificano contemporaneamente due condizioni:
- presenza al di sopra dell’elemento termoisolante di strati che riducono o impediscono la diffusione del vapore verso l’esterno;
- presenza di rilevante umidità relativa negli ambienti sottostanti, o presenza di elemento termoisolante costituito da materiali sensibili all’umidità
Ha la funzione di contribuire al controllo delle caratteristiche igrotermiche della copertura attraverso ricambi d’aria naturali o forzati. Può essere adottato al fine di:
- nella stagione fredda: smaltire all’esterno il vapore proveniente dagli ambienti sottostanti la copertura
- nella stagione calda: ridurre, attraverso moti convettivi (attivazione di ricambi d’aria all’interno dell’intercapedine) la quantità di calore che altrimenti giungerebbe nell’ambiente sottostante la copertura
- evitare il ristagno dell’umidità al di sotto dell’elemento di tenuta
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